La Svizzera permette l'unione civile tra persone dello stesso sesso, con la Legge federale del 18 giugno 2004 sull'unione domestica registrata di coppie omosessuali. Nel referendum nazionale del 5 giugno 2005 indetto contro la suddetta legge, il 58% degli svizzeri si è pronunciato a favore delle unioni civili, garantendo alle coppie dello stesso sesso gli stessi diritti e le stesse protezioni riconosciute alle coppie eterosessuali, eccetto l'adozione di bambini e la fecondazione in vitro.
In termini dello stato di parenti prossimi, imposte, previdenza sociale, assicurazione, e il possesso comune di un alloggio, alle coppie dello stesso sesso vengono concessi gli stessi diritti delle coppie sposate. Il titolo ufficiale dell'unione di persone dello stesso sesso è "Eingetragene Partnerschaft" in tedesco, "Partenariat enregistré" in francese, e "Unione domestica registrata" in italiano.[1] La legge è stata approvata dal Consiglio nazionale, 111 a 72, il 3 dicembre 2003 e dal Consiglio degli Stati il 3 giugno 2004, con delle minori modifiche.[2][3] Il Consiglio Nazionale l'ha approvato nuovamene il 10 giugno, ma i conservatori dell'Unione Democratica Federale raccolsero le firme per indire un referendum.[4][5] La legge prese effetto il 1º gennaio, 2007.[6]
Il matrimonio fra persone dello stesso sesso avvenuto fuori dalla Svizzera viene riconosciuto nel paese come unione civile. La Svizzera è stata la prima nazione al mondo ad approvare la legge sull'unione di persone dello stesso sesso tramite un referendum.
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